HOSPICE DIFFUSO

Da sempre il campo di azione delle cure palliative è stato limitato ad un numero ristretto di persone e sempre solo alla terminalità. Da qualche anno si è invece attestato che le cure palliative, attraverso un approccio precoce, possono essere utilizzate a favore di tutti quei malati che si trovano ad affrontare una malattia progressiva, al fine di garantire una migliore presa in carico e quindi una migliore qualità di vita, sia per il paziente che per il nucleo familiare, affrontando aspetti clinici, psicologici e sociali.

Partendo da questa constatazione il progetto “Hospice diffuso”, dove il termine diffuso sta proprio ad indicare la volontà di diffondere la cultura delle cure palliative al di fuori dei contesti dove queste vengono normalmente applicate, nasce nel 2015 dalla collaborazione tra Una Mano alla Vita e l’Hospice il Tulipano di Niguarda a Milano per creare un modello d’intervento che favorisse una migliore lettura dei bisogni dei pazienti e del loro bisogno di cure palliative nei reparti dell’Ospedale Niguarda.

I REPARTI COINVOLTI

Il progetto, che prevedeva all’inizio il coinvolgimento di un solo reparto, si realizza ad oggi nei reparti di Oncologia, Cardiologia, Epatologia, Ematologia, Neurologia, Pneumologia, Trauma Team, in Pronto Soccorso,  e con gli specializzandi di Oncologia, Medicina d’urgenza, Anestesia e Rianimazione.

Un intervento innovativo in materia di Cure Palliative che,

dopo 8 anni di sperimentazione, diventa oggi modello di assistenza integrata.

LA STRATEGIA D’INTERVENTO

si basa su tre concetti chiave

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DIFFUSO

portare le Cure Palliative fuori dai contesti dove normalmente vengono prestate, e direttamente all’interno dei reparti ospedalieri, per una presa in carico più efficace dei malati con malattia cronica progressiva. L’Approccio palliativo viene “trasferito” ai medici specialisti e specializzandi attraverso formazione, consulenze e affiancamento diretto.

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PRECOCE

favorire una migliore e tempestiva lettura dei bisogni di Cure Palliative del malato in reparto. Riconoscere tali bisogni prima che il malato arrivi alla fase di terminalità permette di evitare dolore inutile e migliorare sensibilmente il benessere e la qualità di vita del paziente e dei suoi familiari. Bisogni clinici ma anche psicologici, etici, spirituali e sociali.

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SIMULTANEO

promuovere l’approccio di équipe, già utilizzato dalle Cure Palliative, al fine di favorire un intervento integrato tra cure specialiste e cure palliative grazie alla collaborazione tra medici palliativi e medici specialisti, attraverso l’implementazione dell’Ambulatorio di cure simultanee precoci e dell’ambulatorio nelle nuove Case di Comunità.

Dal 2015 ad oggi l’attività si è “integrata” nel sistema operativo della struttura ospedaliera di Niguarda aumentando il suo bacino di utenza e quindi la sua “complessità”, diventando un vero e proprio modello d’intervento applicabile in altri contesti.

I RISULTATI RAGGIUNTI

Ogni anno monitoriamo l’andamento del progetto grazie alla costante collaborazione con i nostri medici, l’équipe dell’Hospice Il Tulipano e dell’Ospedale Niguarda di Milano.

Nel 2022 

CONSULENZE OSPEDALIERE EFFETTUATE

VISITE IN AMBULATORIO EROGATE

TRA PAZIENTI E FAMIGLIARI RAGGIUNTI

IL TEAM DI PROGETTO VEDE

MEDICI PALLIATIVISTI

2 collaboratori Full-Time + 1 collaboratore Part-Time

PSICOLOG*

2 collaboratori Part-Time

Il progetto, per il 2023, è realizzato anche grazie al contributo di

UNIONE INDUISTA ITALIANA

FONDAZIONE NAK HUMAITAS

BENEFICENTIA STIFTUNG

e con il tuo contributo potrà andare ancora più lontano

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