SOSTIENI-MI

L’OMS ha definito le cure palliative come un approccio il cui scopo è “conseguire la migliore qualità di vita possibile per i malati e per le loro famiglie”. Secondo un recente articolo del Journal of American Geriatric Society l’utilizzo delle cure negli ultimi mesi di vita è influenzato in modo rilevante da fattori non clinici, che evidenziano la necessità di allineare i trattamenti con le preferenze individuali. C’è dunque un accordo nel ritenere che nel fine vita, per affrontare problemi di natura fisica, psicologica, sociale e spirituale, un approccio personalizzato, globale e multidisciplinare sia il più adeguato.

Il progetto “SOSTIENI-MI” nasce con l’idea di offrire assistenza e supporto psicologico ai pazienti, caregivers ed operatori sanitari della struttura Hospice Il Tulipano dell’Ospedale Niguarda di Milano attraverso l’inserimento di una figura specializzata Psicologa e l’utilizzo di quelle che vengono definite “terapie complementari”.

Le terapie complementari, nello specifico musicoterapia e pet therapy, svolgono un ruolo importante sia per il miglioramento nel controllo di sintomi fisici dei pazienti con malattia cronica progressiva, sia soprattutto nel migliorare sensibilmente gli aspetti emotivi, relazionali e la comunicazione di tutte le figure coinvolte (paziente, caregivers, operatore).

Quando l’équipe medica che segue il paziente constata che non c’è più alcuna possibilità di debellare il tumore o altre patologie neurologiche, cardiovascolari, le terapie finalizzate alla guarigione vengono interrotte. Ma l’impossibilità della guarigione non preclude la possibilità di migliorare le condizioni degli ultimi periodi di vita del paziente.

Tramite le cure palliative, il sostegno psicologico e le terapie complementari, che considerano il malato non solo un caso clinico ma un individuo nella sua pienezza, è possibile controllare il dolore e gli altri sintomi legati alla malattia (prurito, vomito, problemi respiratori, insonnia, ecc.) ed intervenire sulla sofferenza fisica, psicologica e spirituale del paziente e della famiglia in cui è inserito

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