Il covid non ferma la musica … e nemmeno la pet therapy

(testimonianze di Daria Da Col pet partner di Popper e di Claudio Niniano musicoterapista)

L’emergenza Covid ha condizionato le attività di molte Strutture sanitare e anche all’Hospice di Niguarda sono stati necessari cambiamenti per garantire i consueti standard assistenziali. Durante la prima fase dell’emergenza e con il lockdown stretto sono state sospese le attività complementari di musicoterapia e di pet therapy (Interventi Assistiti con gli Animali – IAA) con i cani, così come sono state interrotte le visite dei volontari e limitata la presenza dei familiari.

Dal marzo 2020 all’ottobre 2020 non è stato possibile l’accesso di operatori esterni quali il musico terapista e l’operatore di pet therapy – Interventi Assistiti con gli Animali (IAA) ma è stato comunque possibile garantire il beneficio della relazione con un cane grazie alla presenza di Popper, il nuovo cane residenziale.

Popper, un labrador retriever nero, ha messo le zampe in Hospice per la prima volta nel Novembre 2019 quale futuro pet therapist. Aveva circa quattro mesi. In quanto cucciolo non ha iniziato subito a lavorare con gli utenti ma ha cominciato a prepararsi per farlo. Non è quindi stato con le zampe in mano ed ha iniziato le attività di socializzazione e formazione, che hanno allietato gli utenti e l’equipe.

Per familiarizzare con l’ambiente Popper è stato gradualmente esposto al contatto con umani di vario tipo (sani e malati, uomini o donne e bambini, cittadini italiani o stranieri…), ad ambienti e oggetti “inconsueti” (camere di degenza e relativi presidi, carrozzine e carrelli, camici e mascherine …), a varia animalità: gatti, cani, ricci, galline …che frequentano il parco dell’ex Pini.

La formazione è cominciata da subito, sia pure come gioco, ed ha coinvolto anche alcuni componenti dell’équipe e qualche familiare desideroso di interagire “didatticamente” con Popper, quindi, sotto la supervisione della sua proprietaria educatrice cinofila, via libera a palline e trecce, carezze e lievi manipolazioni.

Nei primi sei mesi di vita Popper ha acquisito alcune competenze di base (ad es. richiamo, seduto, terra) tramite sessioni di lavoro via via più “impegnative” con la sua padrona ed educatrice cinofila e ha cominciato a prepararsi per attività e tricks utili al suo lavoro di pet therapist: cliker training esercizi come lo slalom, incrociare le zampe, consegnare un oggetto in mano.

Appena è stato possibile fare educazione cinofila in presenza (marzo – dicembre 2020), Popper si è iscritto e ha fatto, con la sua padrona, un corso di ricerca (12 lezioni/esercitazioni), di obedience (11 lezioni) e Dog Balance (10 lezioni).

Quando ha avuto l’età (1 anno) e la formazione adatte per poter svolgere attività di pet therapy, purtroppo le attività complementari in Hospice non potevano ancora essere autorizzate ma Popper, con la sua presenza in reparto, è riuscito comunque ad avere interazioni costruttive, anche “a distanza”, con alcuni utenti e familiari ammessi in Struttura.

Ad ottobre 2020 i dirigenti dell’Hospice hanno chiesto ed ottenuto l’autorizzazione Aziendale affinché le attività di musicoterapia, pet therapy e volontariato ripartissero con gradualità e con le necessarie precauzioni.

Sono quindi ripartite, e sono tuttora in corso le sedute di pet therapy individuale e collettiva: le prime nelle camere di degenza e con un binomio esterno, le seconde in soggiorno e con Popper.

Le precauzioni da adottare in corso di pandemia hanno portato a ridurre il numero di utenti (e operatori) per seduta di IAA, aumentare le procedure di pulizia e sanificazione, assicurare i controlli clinici su malati/visitatori/operatori di pet therapy (per i quali Niguarda ha assicurato anche tamponi e vaccinazione).

Da metà ottobre a dicembre 2020 sono state fatte regolarmente (di norma 1 volta alla settimana) le sedute individuali di pet therapy; in aggiunta a queste, sono state regolarmente proposte (di norma 2 volte al mese) le sedute collettive. In totale, hanno potuto essere coinvolti direttamente 25 utenti e qualche loro familiare presente al momento della seduta.

Attendiamo tempi migliori per tornare a pieno regime con i volumi di attività pregressi e nel frattempo … Popper e la sua padrona sono stati selezionati e ammessi alla frequenza del prestigioso Corso K9 Cross training Balance Safe & Sound 2021. Il lavoro (anzi il divertimento) continua!

Daria Da Col

 

L’attività di musicoterapia, come altre (inclusa la pet therapy), è stata sospesa da marzo a settembre 2020. Verso la metà di ottobre c’è stato finalmente il via libera per poter riprendere. Ma cosa significa riprendere? Cosa è cambiato nel mio lavoro di musicoterapista?

Innanzitutto è stato fondamentale adeguarsi ed allinearsi alle norme igienico-sanitarie vigenti: obbligo della mascherina, sanificazione costante dei materiali utilizzati e della mia persona, rispetto delle distanze di sicurezza. La musicoterapia è una disciplina che si basa sulla relazione che si crea tra il terapista e il paziente. Queste norme hanno sicuramente aggiunto un po’ di peso al carico delle difficoltà del mestiere. Nonostante questo, ormai sono passati quattro mesi dalla ripresa, oggi posso affermare che la musicoterapia ha riacquistato il suo ruolo nella struttura hospice. Attraverso l’ascolto di musiche condivise, la performance musicale, l’ascolto e la restituzione di contenuti legati all’anamnesi sonoro-musicale del paziente, si è ristabilito quel sostegno specifico della musicoterapia all’interno del grande lavoro di presa in carico dell’utenza residente al Tulipano. La speranza per il futuro e l’entusiasmo per questo lavoro rimangono alti e solidi. Forse oggi ancora di più, si avverte il bisogno di mantenere aperti canali comunicativi e relazionali, e questo è proprio il proposito della musicoterapia e delle medicine integrate in senso più ampio.

Claudio Niniano

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