Un’Eco si diffonde

La fatica della malattia non deve essere aggravata da estenuanti e continui spostamenti ora evitabili grazie alle nuove tecnologie!
Il 40% delle persone con una malattia inguaribile che seguiamo a domicilio e in hospice necessita, durante l’assistenza, di esami non invasivi ad oggi effettuati in ospedale.

Una Mano alla Vita per garantire una migliore qualità dell’assistenza a queste persone ha deciso di finanziare un progetto che prevede l’acquisto di 3 ecografi portatili.

I medici e gli infermieri di due unità domiciliari saranno appositamente formati e potranno “portare l’ospedale” nelle case dei malati, risparmiando loro fatica e lunghi tempi di attesa in corsia o in ambulatorio.

Azioni di progetto collegate all’acquisto degli ecografi

1) Formazione degli operatori
Formazione teorico-pratica, guidata da specialisti, di 14 medici e 10 infermieri appartenenti alle due Unità di Cure Palliative coinvolte nel Progetto.

2) Stesura di protocolli
Stesura di protocolli medici e infermieristici per definire chi, in quale situazione e con quale modalità, deve mettere in atto una determinata procedura diagnostica o terapeutica.

3) Analisi dei benefici e delle criticità
Analisi del lavoro svolto grazie alla strutturazione di un database per la raccolta dei dati e alla definizione di indicatori per monitorare la qualità percepita da operatori, pazienti e familiari, e la correttezza clinica delle procedure.

4) Stesura di un report finale
Realizzazione di un manuale che possa fungere da modello di sviluppo dell’ecografia, esportabile ad altre realtà di Cure Palliative.

I beneficiari

2 Unità di Cure Palliative con assistenza domiciliare e in hospice dell’Ospedale Niguarda e dell’Ospedale Bassini.

1.200 Pazienti inguaribili. I medici delle Unità di Cure Palliative con cui collaboriamo seguono, ogni anno, al proprio domicilio e in hospice oltre 1200 pazienti inguaribili.

500.000 Abitanti. Le 2 Unità di Cure Palliative coinvolte nel progetto svolgono la propria attività di assistenza domiciliare e in hospice per una popolazione di oltre 500.000 abitanti.

Perché l’ecografo portatile

L’ecografo tradizionale è uno strumento tecnologico, non invasivo, di grande importanza in campo diagnostico, ma per le sue importanti dimensioni è abitualmente adottato in maniera stabile solo da ospedali e centri di cura o ricovero.

Ad oggi quindi per eseguire il monitoraggio ecografico, la persona malata seguita a domicilio deve recarsi presso la struttura ospedaliera o ambulatoriale, anche quando le sue condizioni di salute non sono ottimali (tumori, difficoltà respiratorie, problemi cardiologici, etc.).

Il malato deve fissare un appuntamento in ospedale, organizzare un viaggio di andata e ritorno con una ambulanza e deve affrontare il disagio di svestirsi e rivestirsi per poi riprendere il viaggio verso casa.

La constatazione dei disagi a cui vengono sottoposti pazienti e familiari quando devono affrontare queste situazioni, ci ha spinto ad acquistare 3 ecografi portatili da utilizzare a casa dei pazienti o in hospice in caso di ricovero.

Medici e infermieri appositamente formati, potranno fare le ecografie necessarie al letto del paziente, in occasione delle loro visite per l’assistenza domiciliare, in totale sicurezza e in ambiente conosciuto e familiare, con un deciso miglioramento della qualità della vita di tutte le persone coinvolte.

Inoltre, la dotazione di questo strumento innovativo consentirà un notevole risparmio di risorse sia per la famiglia che per il Servizio Sanitario Nazionale: nessun ticket, nessun viaggio in ambulanza, nessun impegno di un tecnico in ospedale, niente ore buttate via.

SOSTIENI IL PROGETTO
Il costo di ogni ecografo varia dai 15.000 € ai 17.000 € cadauno ai quali aggiungere altri 8.000 € per la formazione teorico-pratica, guidata da specialisti, di 14 medici e 10 infermieri appartenenti alle due Unità di Cure Palliative coinvolte nel Progetto.

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